All'indomani del rally innescato
dall'opa di Credit Agricole sul Creval è l'altra banca
valtellinese, Bps, a proseguire la sua corsa a Piazza Affari.
Mentre Creval si assesta sopra al prezzo dell'offerta francese
(10,5 euro), dove era balzato alla vigilia, e segna un guadagno dello 0,95% a 10,86 euro, è la 'cuginà Popolare di Sondrio la protagonista della seduta odierna nel settore bancario.
Il titolo dell'ultima popolare di rilievo quotata in Borsa guadagna il 12,75% a 2,4 euro riportandosi verso livelli che non vedeva da fine febbraio, prima della caduta generalizzata delle quotazioni per il covid.
A spingere gli acquisti è la scommessa che Bps possa inserirsi nel risiko ancor prima di trasformarsi
in Spa per non trovarsi ad essere preda di un'offerta non
gradita e poter piuttosto scegliere il suo percorso di
aggregazione. Lo scenario più gettonato sul mercato è quello di un'unione nel polo, se ci sarà, con le ex popolari Banco Bpm (invariata) e Bper (-1,35%). Intanto l'altra banca in cerca di nozze, Mps, si muove in linea col listino (+1,37%) mentre
Unicredit, più tonica, mette a segno una crescita del 3,38 per
cento.
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